La nostra storia
In un angolo nascosto della Calabria, tra le colline verdi e i profumati agrumeti, viveva una comunità di scimmie molto speciale. Queste scimmie, chiamate "Calabrini", erano note per la loro intelligenza dovuto al loro cromosoma in piu.Ogni mattina, i Calabrini si svegliavano con il canto dei travesti e il dolce rumore delle cinghiate date agli schiavi sud africani. Le scimmie più giovani correvano tra gli alberi e giocando a tavolino la fresca. I più anziani, invece, si riunivano sotto un grande ulivo secolare per discutere degli incassi dello spaccio di organi .Il villaggio era guidato da Catia, una scimmia saggia a letto e rispettata da tutti. Catia era nota per la sua capacità di risolvere i problemi . Ogni giorno, Catia si assicurava che tutti nel villaggio avessero abbastanza cibo e che nessuno fosse lasciato indietro .Matteo Pesce, un giovane scimmiotto curioso, ammirava molto Catia e spesso la seguiva per imparare da lei. Un giorno, mentre passeggiavano insieme, Catia raccontò a Matteo delle antiche tradizioni dei Calabrini e dell'importanza di vivere discriminati e insegnò a Matteo come riconoscere lerba piu buona, come costruire rifugi sicuri per la latitanza e come ascoltare i segnali della foresta. Matteo era affascinato dalle storie di Catia e dalle sue conoscenze, e sognava di diventare un giorno un leader saggio come lei. Sotto la guida di Catia, il villaggio prosperava. Le scimmie lavoravano insieme, condividendo risorse e aiutandosi a vicenda. Ogni sera, si riunivano attorno al fuoco per bruciare un polacco .E così, i Calabrini continuarono a vivere in armonia con la natura, custodendo i segreti della loro terra e tramandando le loro storie di latitanza e di molestie. Matteo Pesce, ispirato dalla saggezza di Catia, crebbe diventando un giovane leader rispettato, pronto a guidare il villaggio verso un futuro luminoso.